24 ottobre 2011

Macrobiotica e ...lettura delle etichette - parte 1

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Ho sempre pensato che l'unica parte interessante delle etichette fosse la lista degli ingredienti: bastava cercare "zucchero", "latte", o altre parole simili e il gioco era fatto: "cibo da evitare".

In questi giorni penso di aver capito che mi sbagliavo parecchio: ho sempre sottovalutato, e di molto, la parte dell'etichetta riguardante le informazioni nutrizionali.
La mia "formazione" mi ha sempre portato a trascurare queste informazioni perchè ero abituato a pensare solo in termini di "integrale" e "non integrale".
Ma è sciocco non usare tutte le informazioni disponibili!
Soprattutto se sono così semplici da usare e permettono di mettere un po' di "matematica a basso costo" anche in macrobiotica. E visto che la matematica di Yin/ Yang è difficile (parlo per me), magari si può fare un passettino avanti nel semplificarla un po'. Proviamo.... Ai commentatori l'ardua sentenza...

Uno degli aspetti principali che caratterizzano la macrobiotica credo che siano le proporzioni: infatti una persona non può certo definirsi "macrobiotica" perchè mangia certi alimenti e non altri. E' un errore abbastanza comune, anche se più che comprensibile.
In ogni suo libro, e anche nelle domande che poneva ai suoi studenti, la questione delle proporzioni era fondamentale, per Ohsawa. E sempre presente.

Le 10 diete che aveva suggerito in "La dieta macrobiotica" (Zen Macrobiotics, in originale) erano in effetti nient'altro che diverse proporzioni dei cibi presenti nel piatto: dalla dieta 100% cereali a quella che comprendeva anche frutta, carne e dolci....

Per un "macrobiotico" della domenica è semplicemente inconcepibile fare macrobiotica con zucchero, latte, uova, alcolici e carne, perchè è abituato a parlare di cibi-si e cibi-no.
Per Ohsawa era invece naturale, e proprio perchè lui parlava di proporzioni: "la quantità cambia la qualità". Ogni alimento è una combinazione di Yin Yang, quindi se diventa una medicina o un veleno dipende solo dalle quantità assolute e da quelle relative, cioè dalle proporzioni con il resto. Più semplice di così!

Quindi perchè non provare ad analizzare le proporzioni dei nutrimenti all'interno dei singoli cibi? Probabilmente potrebbero nascere delle belle sorprese, dalla lettura delle etichette!
Credo che in effetti sia effettivamente così. Tutto è molto alla luce del sole, stranamente!

Dando per scontato che cibi completi o integrali sono senz'altro meglio di quelli raffinati.... perchè non provare a fare macrobiotica anche con qualcosa di più difficile da bilanciare? E' troppo facile "fare il bravo macrobiotico" con riso integrale, shio-kombu, carote e cipolle... Non si impara nulla, semplicemente si diventa molto più sani di prima. Ma poi si ricasca nella malattia non appena non si hanno a disposizione o .... non ci si stufa!

Proviamo quindi a concentrarci su 4 aspetti: "carboidrati", "di cui zuccheri", "proteine" e "grassi" (non tenendo nemmeno in considerazione il fatto che all'interno del corpo avvengono trasmutazioni degli elementi, e quindi che ha poco senso fare queste suddivisioni...)

Vedendo come sono le etichette nutrizionali di tutti i cereali e simili (dal grano, al riso, al saraceno, alla segale,....fino alla pasta bianca!), cioè la base di ogni alimentazione tradizionale e ovviamente la base della dieta macrobiotica standard e di quella per malati gravi, si nota subito che i carboidrati sono altissimi (minimo 65%, ma fino a quasi 90%), gli zuccheri semplici sono presenti solo in tracce (diciamo un 0,2-3%), le proteine sono intorno al 10-15% e i grassi spesso anche meno della metà, diciamo 2-5%.
Provate a fare qualche confronto su questo interessantissimo sito-database:
http://www.valori-alimenti.com/confronto.php
o su un qualunque scaffale di supermercato.

A me è venuto quindi da pensare alle proporzioni relative:
carboidrati rispetto a proteine sono circa 5:1, ma a volte anche 6:1 o 7:1.
proteine rispetto a grassi sono almeno 2:1, ma più spesso anche 4:1 o 5:1
grassi rispetto a zuccheri semplici sono anch'essi spesso intorno al 2:1, ma arrivano talvolta anche a 5:1.

Mi verrebbe quasi da credere che il rapporto di 5:1 sia un ottimo modo per valutare i rapporti relativi!
Tra l'altro 5:1 sono anche le proporzioni del gomashio. Tra l'altro le proporzioni tra cereali e legumi in un piatto standard sono proprio 5:1. Vuoi vedere che il piccolo si vede anche nel grande e viceversa?

Ho provato quindi a guardare alcuni prodotti da questo nuovo punto di vista. E ho scoperto che la maggior parte dei prodotti "golosi" lo sono perchè c'è sempre una grossa sproporzione, soprattutto delle componenti "grassi" o "zuccheri".

Provate a guardare con questo semplice (e semplicistico, e approssimatissimo, ci mancherebbe!) punto di vista alimenti "usati dai perfetti macrobiotici", come latte di riso, latte di soia, crackers, tofu, seitan, ecc.ecc.
Scambierei volentieri un paio di commenti........ :-)

Cosa ne pensate quindi del "seitan fritto" o del "latte di riso/soia con malto e biscotti" o dei fantastici "crackers biologici spalmati di carobella - per una sana merenda per bambini" o delle "gallette al cioccolato" o delle "barrette di sesamo e malto" o dei pasti di sola frutta o.... ?
Buon appetito!


6 commenti:

  1. Mi sembra un punto di vista interessantissimo, e mi sembra proprio il caso di approfondire l'argomento secondo me. mi sa che d'ora in poi le etichette le guarderò con più attenzione....il problema è che in matematica sono un cane!!!ci metterò il doppio del tempo a fare la spesa adesso...

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  2. Ciao Mido, grazie del commento. Questo era solo una "introduzione", nel prossimo post cercherò di fare qualche ragionamento più approfondito. Speròm!... Ciao!

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  3. Bene! Ho appena consumato delle gallette di mais dove il rapporto carboidrati proteine è di 11:1 mentre tra le proteine e i grassi è 5:1. Per "aggiustare" il tiro dovrei consumare qualcosa di proteico? L'unità di misura presumo che sia il peso... correggimi.
    Ciao, spero in un tuo approfondimento con degli esempi... (soprattutto quelli con la carobella!!! ahaha!!) Grande Luca!

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  4. Ciao Michele! Direi che non devi aggiustare proprio nulla, anche perchè per ora è solo un gioco questo discorso delle proporzioni...
    A breve pubblicherò qualcosa di Ohsawa in merito.

    Volendo, si potrebbe dire che è un pasto perfetto per chi ha eccessi di grassi da smaltire; per esempio per chi si fa merende con pane e ...carobella.... Ah,ah! ;-P

    A presto con gli aggiornamenti seri... Ciao e grazie del commento!

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  5. Caro Luca,
    ci hai alquanto spiazzati rispetto a quanto abbiamo sentito dire fino ad oggi. Posto che raggiungere il risultato di stare bene fisicamente è per molti una conquista sociale, trovo l'idea interessante ed avvincente ma occorre precisare meglio, con esempi, i rapporti relativi ed assoluti. Le proporzioni a cui allude Osawa riguardano i cibi presenti nel piatto in rapporto a Yin e Yang e non anche gli elementi nutrizionali che va da se sarebbero inclusi in detto rapporto. Dovresti essere più chiaro perchè di certo noi non siamo così addentro alla materia che stiamo trattando ... Ci dici il pensiero di Osawa in merito?
    Grazie e ciao

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  6. Ciao raf, grazie per il commento!
    Non capisco perchè dici "spiazzati", il discorso delle proporzioni è il primo che si affronta quando si prepara il piatto standard; forse non avevi pensato a valutare anche gli elementi nutritivi, ma non vedo perchè non si dovrebbe poter valutare anche quelli, per decidere come proporzionare Yin e Yang. Nel prossimo articolo (questo era solo una introduzione, utile credo soprattutto a me per fare chiarezza tra me e me..) ci metterò anche il punto di vista di Ohsawa e Kushi, che sono gli unici ad avere un valore, non certo il mio. Ma nel successivo ancora, per l'argomento delle proporzioni, metterò qualcosa di inedito ed estremamente utile per fare due conti velocemente...
    Col prossimo articolo cercherò di essere più chiaro, e di fare sorgere domande più specifiche. A presto, ciao!!

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