26 giugno 2011

"Il malato che non si deve guarire" - di George Ohsawa


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"Ho scritto parecchie volte che tutte le malattie possono essere guarite o molto migliorate nel giro di dieci giorni o in due o tre mesi al massimo, se avete ben compreso e seguite strettamente le “direttive preparatorie" della medicina macrobiotica d'Estremo Oriente, studiando allo stesso tempo molto scrupolosamente la sua filosofia; e che se la guarigione non arriva, è perché appartenete ad uno dei gruppi di persone di cui ho già parlato.

Ho dimenticato che c'e' un'eccezione.
E' il caso che non si deve guarire.
Se lo si guarisce, e' un errore. Questo triste caso è quello di un malato che non e' degno della guarigione, che ama sua moglie o sua figlia, suo marito o suo figlio più di Dio, o costituzione dell'universo; e che cerca una "magia nera", un medicamento detto "meraviglioso", una medicina "miracolosa". In una parola e' "dipendente".
Tale ignoranza della costituzione dell'universo, di Dio, e' caratteristica del basso giudizio (sensoriale, sentimentale o intellettuale). Quella persona in cui il giudizio superiore e soprattutto il giudizio supremo e' velato da un educazione falsa, egoista e sentimentale (che insegna solamente come cercare il piacere ed il confort), ignora completamente la costituzione dell'universo, e che questa è il solo principio della vita felice. Colui che ignora il Principio Unico della vita felice e libera non può entrare nel Regno del Settimo Cielo. E’evidente.

Ah! Il malato che non può guarire!

Egli è a tutti gli effetti simile a coloro che sono "incurabili" a causa del loro basso giudizio (dualista, vale a dire egoista, egocentrico, esclusivo, materialista, spiritualista, solitario), che non possono dire "non ho mai incontrato un uomo che non mi piaccia"; a quelli che hanno dei nemici, sia umani, sia non-umani, sia immaginari - vale a dire microbi, virus, incidenti, malfattori, malattie, sfortune, disavventure; a quelli che amano e cercano per difendersi strumenti come la medicina, le leggi, i diritti o poteri fabbricati dagli uomini, il denaro, l'intelligenza, la saggezza; a quelli che hanno paura; ai "civilizzati" che chiamano gli altri "primitivi"; al contadino che ha trovato un campo dove e' nascosto un tesoro infinito e non va in città a vendere tutto quello che ha e non si fa prestare più denaro possibile dagli amici per acquistare questo campo; al ricco che possiede mille volte più denaro di questo povero contadino e che non compera il campo; a quelli che danno o ricevono qualche pezzo d'argento o di rame una volta alla settimana in nome dell'amore di Dio; a quelli che pregano "amatevi gli uni con gli altri" la frase antiquata, piu' volte millenaria, la frase che e' stata provata come completamente "inutile" ed "inefficace" dopo migliaia di anni dalla storia sanguinosa dei bianchi, soprattutto oggi in tutta l'Africa; a questi industriali mondiali che si chiamano "missionari" benefattori, ma sono troppo spesso in realtà l'armata di riconoscimento di organizzazioni mondiali, colonizzatrici, sfruttatrici; a quelli che non conoscono la differenza totale tra l'amore individuale, sensoriale, sentimentale, intellettuale o morale e l'amore universale incondizionato; a quelli che non credono; a quelli che si credono compassionevoli; a quelli che pretendono di divenire compassionevoli, santi, saggi, benefattori senza conoscere questa grande differenza tra l'amore finito sentimentale e l'amore infinito, e senza conoscere che l'uomo in realtà non e' che uno degli ultimi anelli della lunga catena a spirale della costituzione dell'universo, la lunga catena di yin e yang, con salita e discesa, creazione e distruzione, bene e male, difficoltà e facilità e che questo anello detto "uomo" non e' che la caduta, la distruzione, il malfattore, l'ignorante, l'anello ultimo essendo la creazione, l’ascesa, il benefattore assoluto, infinito ed universale.

Il malato che non si deve guarire e' molto simile al dualista; sono pressoché uguali.
HYa tutte le caratteristiche del dualista più un'altra particolare.

Il malato che non si deve guarire non conosce la gratitudine e la riconoscenza come tutti i dualisti. Manca del senso della gratitudine e della riconoscenza, vale a dire che  non dice facilmente "grazie" ad ogni istante.
La sua preghiera non e' che quella di un mendicante. Chiede senza sapere che tutto e' dato dall'inizio senza inizio. Osserva ma non vede. Ascolta ma non intende. Domanda invano. Tutto ciò che fa con la sua forza e' inutile e l'inutile e' sempre dannoso; e ciò che e' dannoso e accumulato, e' disastroso. Colui che e' sventurato e' il cercatore daltonico che non vede ne' il colore, ne' l'immagine della costituzione dell'universo.

Il malato che non si deve guarire e' simile ad una mitragliatrice che uccide tutto tirando pallottole di gas soffocanti, quando invece il malato guaribile e' simile ad una mitragliatrice che tira automaticamente pallottole invisibili di gioia di vivere su tutte le persone che entrano nella sua visuale.

Il malato che non si deve guarire e' colui che pensa di avere il diritto d'importunare tutti chiedendo un aiuto per simpatia. Insiste sulla sua sfortuna: "ho mal di testa", "sono indisposto", "non dormo da tre anni”, “soffro di emorroidi" ecc. e se voi dite che manca di senso di gratitudine e di riconoscenza, protesta con energia chiedendo "perdono", “vi sono molto riconoscente ,  estremamente riconoscente”, “non so come ringraziarvi, ma se non lo esprimo, non dimenticherò mai la mia gratitudine.....".

Ha ragione. Crede a ciò che dice.
Ma la sua espressione lo tradisce. Non e' per niente gradevole, non distribuisce la gioia di vivere e la gratitudine a tutti. In sua presenza, nessuno si sente felice.
Se fosse ricolmo di gioia di vivere, dovrebbe cantare la sua gioia ovunque.
Se fosse pieno di riconoscenza, nulla gli impedirebbe di esprimerla.
Dovrebbe e potrebbe restituire "un chicco diecimila chicchi".
Non potrebbe fare a meno di distribuire questa grandiosa costituzione dell'universo a tutti.

Per la misura nella quale e' felice e riconoscente alla costituzione dell’universo, risponderebbe di aver preso ben nota di un debito per tutta la vita allorché gli si domandasse se e' veramente riconoscente. Non sa che ciò esprime la sua incomprensione totale, o la sua ingratitudine.
Non sa come esprimere la sua gioia; vale a dire che non la possiede ancora.
Non ha vergogna del suo crimine, non sa quale sia il suo crimine. Non sa che tutti i comportamenti, l'esistenza stessa di colui che non conosce la costituzione dell'universo non e' altra cosa che questo crimine.
Non conosce per nulla la gratitudine e la riconoscenza.

Non e' mai infinitamente riconoscente ne’ commosso e grato verso questa costituzione dell'universo che gli ha fatto questo grande regalo senza eguali: la vita, la libertà infinita, il mondo finito così bello e divertente, il mondo infinito così grandioso e meraviglioso; l'aria, la terra, l'acqua e la luce senza i quali nessuno potrebbe vivere nemmeno per un istante. Sono veramente ed infinitamente preziosi. Ma non ha mai ringraziato ne' pagato. In aggiunta, chiede qualche volta "Dammi il pane quotidiano".
Chiedere il pane a chi ci ha donato l'aria, l'acqua, la terra e la luce di cui un miliardesimo sarebbe sufficiente per nutrire tutta l'umanità è veramente ridicolo.

Non e' infinitamente riconoscente di questi regali infiniti.

A maggior ragione, non e' per nulla riconoscente dell'aiuto dato dagli altri.
Crede di avere il diritto di chiedere e che gli altri lo debbano servire.
Considera tutti come sudditi, o strumenti.
Non e' mai stato pieno di gioia di vivere e di gratitudine per tutto ciò che esiste.

Da dove viene questa mentalità ingrata?

Questa mentalità e' prodotta dalla sua educazione falsa, familiare, scolastica, sociale; soprattutto familiare. E’ stato rovinato dai suoi genitori durante l'infanzia. I genitori erano suoi domestici o schiavi. Era il tiranno della sua famiglia. E’ stato troppo amato, senza essere degno dell'amore, senza avere alcuna qualità per essere amato. Non conosce l'arte di amare. Non conosce l'amore, la riconoscenza e la gratitudine, poiché  tutto gli e' donato a volontà. Non ne conosce il valore.
“Ignoramus” biologico, fisiologico, intellettuale, morale e ideologico.

Come rimediare

Gli si devono dare difficoltà, tristezza, freddo, fatica, male, dolore senza fine.
E’ la sofferenza che ci insegna la gioia.
E’ la difficoltà che ci fa conoscere la libertà.
Il freddo e il caldo ci insegnano il confort.
Solo i grandi mali perpetui possono aprire i nostri occhi che ammirano il valore della salute.

Se suo padre non fosse stato imprigionato a causa della sua povertà, e se non fosse stato allevato in carcere con suo padre, non sarebbe mai potuto diventare il più grande romanziere realista e sociale.
Il suo humour, la sua critica penetrante, così patetica, condannante l'ipocrisia, l'egoismo e difendendo i diseredati, i bambini sfortunati, la sua giustizia e volontà di ferro gli hanno permesso di dire alla montagna di miseria e crudeltà "entra nel mare" della liberta' e della pace; ecco i doni della società ricolma d'ingiustizia a Charles Dickens.

Coloro che hanno trascorso la loro infanzia sotto un clima a tutti gli effetti contrario a quello dell'infanzia di Dickens non conoscono la giustizia, e non hanno la volontà di ferro ne' la sua resistenza ai mali fisiologici e sociali. Soccombono ad ogni male anche infimo. Dicono a tutti: "ho male alla pancia" o "sono nauseato" come se fosse il loro "buon giorno". In realtà non e' un "buon giorno" ma un "maledetto giorno".
Hanno il diritto di importunare gli altri mostrando il loro malessere?
Si deve fare del proprio meglio per allontanare questi mali o fermare la propria tosse durante un concerto, ci si deve guarire da soli poiché ognuno e' responsabile. Se fosse l'istituzione sociale la responsabile, allora tocca a voi riformarla. Quando avete male all'estremità di un dito, tutto il resto del corpo, il cuore, i reni, tutte le cellule soffrono e si sforzano di eliminare la causa.

Come guarire questo malato?

E’ estremamente semplice: non lo si deve guarire.
Se voi siete veramente sinceri faccia a faccia con un tale malato, dovete dargli parecchia sofferenza sino a che non divenga cosciente dei suoi errori, del suo peccato capitale: la violazione della costituzione dell'universo.
E’ estremamente penoso se siete veramente sinceri.

Ma non preoccupatevi. Abbiate fiducia nella costituzione dell'universo, il giudizio supremo, che e' onnipresente, onnipotente e onnisciente. Egli se ne occupa. Voi non dovete cercare di aiutarlo. Dovete solo fargli vedere la grandiosa costituzione dell'universo che tutti gli animali conoscono.
Se muore, mentre gli date medicine, frutta, dolciumi, tanto peggio.
E’ l'eliminazione di un male della nostra società.
Ma se volete fortificare la vostra comprensione della costituzione dell'universo, non avete da far altro che occuparvi di tutti i malati del mondo e di tutti i mali dell'umanità, come Dickens.
Gli esempi non vi mancano: Victor Hugo, Emile Zola, Romain Rolland.

Non preoccupatevi se date al vostro malato medicine sintomatiche, frutta e i gelati che tanto ama, belle parole e sentimentalità a buon mercato, poiché voi lo fate con la volontà di fare del bene, e perdendo tempo e denaro quando ci sono professori diplomati che fanno la stessa cosa guadagnando grosse fortune.
Sarete ricompensati largamente della tristezza e delle difficoltà, poiché vi insegneranno la costituzione dell'universo più profondamente e non vorrete più ricominciare la stessa cosa inutile.
Se avete già assimilato bene la costituzione dell'universo e se vi siete comportati in modo conforme ad essa, avrete realizzato sempre più il significato profondo del Wu-Wei".

George Ohsawa

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