03 maggio 2011

Coach Dan Peterson in cattedra

filosofia, macrobiotica, riflessioni, varie,
Ieri Dan Peterson è venuto a tenere una conferenza a Reggio Emilia.
Il carisma dell'uomo e la sua genialità come allenatore erano note e mi sono sentito molto motivato a partecipare. Ne è decisamente valsa la pena!
In due ore di aneddoti e comunicazione che sprizzava da tutti i pori sono uscite tantissime cose interessanti, ma vorrei evidenziarne alcune che mi hanno colpito in modo particolare perchè possono essere applicate in tutti i campi credo con gli stessi ottimi risultati, che sia nell'educazione o nel lavoro o in macrobiotica: basta cambiare qualche parola....


1) Gli elogi si dicono a voce alta e facendosi sentire da tutti, le correzioni a bassa voce e solo al diretto interessato.
2) Il coach deve essere sempre esigente e ispirare fiducia: può alzare la voce solo 2/3 volte l'anno, e quando si va in campo i suoi giocatori devono essere senza paura.
3) La differenza tra una persona che sa tutto di basket e un coach di basket è: avere costruito una propria filosofia e crederci fino in fondo, a tutti i costi.
4) E' necessario l'amore per ciò che si fa; questo fa nascere l'orgoglio di farlo e permette di guadagnarsi il rispetto degli altri.
5) Seguire una politica dei piccoli passi è più redditizio che puntare a fare grandi cose tutte in una volta.
6) Tra avere una "squadra" e avere un "gruppo" è meglio la prima, perchè significa che ogni persona che ne fa parte è disposto a sacrificare qualcosa di sè per il bene dei compagni.
7) I gruppi di persone normali così come le grandi squadre hanno bisogno di una identità: coltivandola si possono ottenere risultati straordinari.
8) Qualunque sia l'importanza della cosa che ci accingiamo a fare, ricordarsi del comandamento principale: "Enjoy your game!"
9) Usare poche parole, ma che siano scritte sulla roccia.

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