
Im questo agile opuscolo Ohsawa (con il contributo di due suoi studenti) chiarisce la sua posizione nei confronti del consumo di frutta per le persone "ammalate", o che comunque vogliono migliorare il proprio stato di salute.
Il suo consiglio è molto diverso da quello che si sente dire normalmente dai macrobiotici della domenica: "Non mangiare certa frutta in certi periodi". Ma fa notare anche il fatto che, consumando all'epoca (direttamente) solo un 4% dell'uva prodotta in una stagione, se consumassimo tutta quella che viene prodotta in una stagione, ci sarebbero 25 volte più nascite premature, bambini mongoloidi e vittime di polio.
Senza contare come si sviluppa il giudizio dei fruttariani: egoista, esclusivista, infantile.
La frutta è buona perchè... il nostro giudizio sensoriale ci dice così. Ma noi non possiamo vivere solo a livello sensoriale, o ci mettiamo allo stesso livello delle scimmie.
E' stata la scoperta del fuoco a dare il via alla nostra civilizzazione, che ci separa dagli animali della giungla e dagli aborigeni. E certo in una alimentazione fruttariana di fuoco non ce n'è molto!
Il pregiudizio sull'importanza della vitamina C (acido ascorbico), che farebbe così bene, ha causato nel tempo lo sviluppo di molte malattie, come i problemi di cuore, l'asma, la vataratta e le allergie
La frutta si può raccomandare solo a persone di costituzione molto Yang per neutralizzare eccessi dovuti ad una dieta carnea prolungata per molti anni. Consumata regolarmente in situazioni di altro tipo porta a molte spiacevoli conseguenze: si può fare la prova dandone molta ad un bambino, che la notte stessa bagnerà il letto; o ad una donna incinta, che avrà un bambino prematuro o addirittura diventerà sterile.
Il 90% di persone che soffrono di eccessiva perdita di capelli sono persone che amano la frutta.
Il numero dei malati di polio e i mongoloidi è proporzionale al numero degli alberi da frutto nell'area, alla loro produttività, al consumo totale di frutta o all'ammontare di quella importata. E' più di una coincidenza che le epidemie di polio e le stagioni della frutta tendono ad andare di pari passo...
Per non parlare del rapporto tra frutta e cancro.
Ecco il testo completo.
Buona lettura!
But I Love Fruits - Di George Ohsawa
A fronte di molti che tentano di boicottare e rinnegare le opere scritte da Ohsawa e dai suoi discepoli vedo con molto piacere e lo diffonderò tra gli amici, conoscenti e interessati l'esistenza di questo sito che ritengo molto importante. Mi chiedo inoltre perché, se Ohsawa non è credibile e genuino come ritengono alcuni perché screditare una cosa di cui tanta gente capirebbe subito l'inutilità se questa fosse reale, purtroppo guarire con metodi talmente semplici e naturali cozza contro interessi molto importanti come rendita economica, vedi aziende farmaceutiche e pseudo-guaritori.
RispondiEliminaGrazie per il commento! Condivido pienamente ogni riga. Ho cercato varie volte di aggiungere materiale su di lui, oppure su C.L. Kervran, su Wikipedia (intendo materiale che verificato è dire poco); il risultato è che è sparito tutto più volte e io sono stato bannato.
RispondiEliminaFortunatamente chi ha orecchie per intendere, intende. A presto! sempre su queste pagine, con nuovo materiale inedito o interessante...